venerdì 25 settembre 2009

Family Guy





I Griffin (Family Guy) è una serie televisiva di cartoni animati creata da Seth MacFarlane nel 1999, per il network FOX. Il programma fu sospeso nel 2002, ma è stato riproposto su altre reti come TBS e Cartoon Network e in DVD, riscuotendo un largo consenso. Infatti la FOX ha deciso di produrre nuovi episodi nel 2005.
La famiglia protagonista del cartone è la dissacrante rappresentazione della tipica famiglia americana. Le loro storie sono fuori dalla realtà, con continui flashback in vari punti della storia che esplicano i comportamenti dei personaggi e ciò lo rende un po' differente dai Simpson.
Le trame degli episodi molto spesso non seguono un senso logico, ma sono dotate di una forte vena umoristica-demenziale.
Il programma ruota attorno alle avventure di Peter Griffin e della sua famiglia residenti a Quahog, cittadina immaginaria del Rhode Island. Peter è un operaio incompetente, obeso ed ottuso, ed il suo comportamento è particolarmente variabile: a volte è un padre assente e dedito all'alcol che non riesce a farsi rispettare dai propri cari, altre volte riesce, seppur per poco, a svolgere degnamente il ruolo di capo famiglia. Sua moglie, Lois, è una bella e brava casalinga e insegnante di pianoforte, ma dimostra talvolta velleità artistiche e comportamenti disinibiti. I loro figli: Meg è la tipica ragazza con problemi adolescenziali, come il non essere accettati o le difficoltà nei rapporti sentimentali; Chris è anche lui obeso, ingenuo e, per quanto tutt'altro che talentuoso, con la passione per il disegno; infine il diabolico Stewie, un neonato intelligentissimo, in grado di costruire fantascientifici strumenti per liberarsi della madre, considerata l'ostacolo alla conquista del mondo. Con la famiglia vive anche un cane parlante, di nome Brian, il miglior amico di Peter, che deve fare i conti con i suoi grossi problemi di dipendenza da alcol e in alcuni casi droga.
Come nei simpson, ogni personaggio ha delle caratteristiche proprie che si ripresentano ad ogni puntata in ogni serie ciò fa si che ci sia un evoluzione di alcun tipo in nessuno dei topic della serie.
I personaggi principali sono:
  • Peter Lowenbrau Griffin - Il capo famiglia, obeso e disabile intellettivo, mostra tratti di ottusità. Non si sa come ma sembra avere sia origini afro-americane che irlandesi. Lavora nella birreria Pawtucket Patriot (dopo un passato da inserviente nella magione dei Pewterschmidt in cui conosce Lois, Peter ha lavorato anche alla fabbrica di giocattoli Go-Lucky Toys, nelle prime due stagioni e mezzo, e come pescatore dalla puntata "Il mostro della baia" nella terza fino alla quarta stagione), diventa presidente della fabbrica di giocattoli (convertita in sigarette) nell'episodio "Il Presidente" della terza stagione; sempre durante la terza stagione, nella puntata "Il cavaliere nero", Jonathan Weed (il proprietario della Go-Lucky-Toys) muore e Peter si ritrova, dopo aver tentato vari impieghi tra cui la prostituta, disoccupato fino a quando non trova lavoro a tempo determinato nella fiera rinascimentale di Quahog per poi diventare pescatore dopo un periodo di depressione che lo spingerà a stare tredici giorni seduto sul divano a cibarsi di patatine. Nella quarta stagione diventa per breve tempo giocatore di football per i New England Patriots ("Il Grande Giocatore"). Nella quarta stagione, fonda una tv locale di successo, PTV, ("Abbasso la Censura"), fonda una nuova religione ("Padre Figlio e Spirito Fonzie") e scrive romanzi erotici di successo ("Peterotica"). Vanta anche una breve parentesi come Presidente dello stato a sé stante di Petoria ("Uno contro tutti"), un'altra breve parentesi come Presidente del Consiglio Scolastico di Quahog ("La guerra è guerra")e diventa commesso presso un centro commerciale per poi licenziarsi nella puntata non ancora tradotta "Hell comes to Quahog" nella sesta stagione.

  • Lois Griffin - Moglie di Peter, dolce e paziente nei confronti di Peter e della famiglia. Lois è figlia di un ricco armatore, Carter Pewterschmidt che nella puntata "Gli antenati" sembra che gli antenati di quest'ultimo abbiano schiavizzato un antenato afro-americano di Peter; ha rinunciato all'eredità dei Pewterschmidt per amore di Peter. Lavora come insegnante di pianoforte part-time per dedicarsi a Stewie (che tra l'altro desidera uccidere la madre); diventa direttrice artistica del gruppo teatrale di Quahog durante l'episodio "Il Re È Morto" nella prima stagione ma il marito Peter in seguito le ruba la scena e Lois si dimette; diventa hostess nell'episodio "Alla Larga Dalle Pupe" nella seconda stagione, per poi dimettersi per dedicarsi alla famiglia; diventa cleptomane e viene arrestata per poi evadere, essere di nuovo arrestata e rilasciata da Joe Swanson durante l'episodio "Evadere Sembra Facile Ma..." nella quarta stagione; diventa una top model per poi ritornare una casalinga nell'episodio "Top Model" nella quarta stagione. Nella quarta stagione, scopre un fratello serial-killer ("Se non son Matti...") e diventa grassa per poi dimagrire di nuovo ("Grasso è Bello"). Diventa anche una cantante di cabaret nel locale che Peter ha allestito nella cantina di casa Griffin, in Spooner Street, quando era in libertà vigilata (prima stagione, "Questione di Denti").
  • Megan Griffin - Chiamata semplicemente Meg, pare essere figlia di Lois ma non di Peter Griffin (nell'episodio "Non svegliare il can che dorme" durante lo svolgimento di un processo penale Peter Griffin e Brian sono protagonisti di una serie di battute in cui alla fine si afferma che il vero padre di Meg non è Peter ma Stan Thompson). È la classica adolescente non molto attraente, complessata e sempre sbeffeggiata dagli amici e dalla famiglia. È alla costante ricerca dell'approvazione dei gruppi "in"; è presidentessa del Luke Perry Fan Club Sezione Quahog. Viene denunciata per calunnia dallo stesso Luke Perry nell'episodio "Prima Pagina" nella seconda stagione; diventa portabandiera nell'episodio "Pene D'Amor Perduto" nella terza stagione; nell'episodio "Il Brutto Anatroccolo" nella quarta stagione, in seguito ad un restyling, diventa bella e apprezzata da tutti diventando una star con la band di famiglia; ritorna poi come prima costretta dalla famiglia. Nella prima stagione, nella puntata "Il talento dei Griffin" si scopre che Meg ha l'unica dote di saper imitare il canto degli uccelli. Per questo il padre tenterà di avviargli una carriera partendo dalla strada ma questa rifiuterà.
  • Christopher Cross Griffin - Chiamato semplicemente Chris. Figlio di Peter e Lois, inetto e apatico ciccione. Ama disegnare, ed ha paura di una scimmietta che vive nel suo armadio.



Si trasferisce a New York per intraprendere la carriera di pittore durante l'episodio "Il Talento Dei Griffin" nella seconda stagione; viene accusato d'omicidio nell'episodio "Tutto Accadde In Una Scuola" nella quarta stagione; diventa un teppista quando stringe amicizia con Doug, brufolo oltre modo manipolatore nell'episodio "Brian Lo Scapolo" nella quarta stagione; si arruola nei Corpi di Pace, si trasferisce in una tribù primitiva, sposa una ragazza undicenne, di nome Loca, per poi ritornare a Quahog con la famiglia durante l'episodio "In Fuga Dai Problemi" nella quarta stagione. Sempre nella quarta stagione, aderisce al Partito Repubblicano per amore di una ragazza ("Ora puoi anche Baciare... il Ragazzo"). Nella prima stagione, nella puntata "piccole bugie innocenti" Peter farà spacciare la morte di Chris pur di rivedere in televisione una serie di dubbio gusto.
  • Stewart Gilligan Griffin - Chiamato semplicemente Stewie. Figlio minore di Peter e Lois, geniale bambino diabolico, sempre impegnato a progettare piani per sbarazzarsi della madre. In occasione del suo primo compleanno, Stewie uccide il leader di una setta durante l'episodio "L'Uomo In Bianco" nella prima stagione; diventa testimonial della linea di pannolini di Calvin Klein durante l'episodio "Il Talento Dei Griffin" nella seconda stagione; diventa insegnante di bon ton durante l'episodio "My Fair Eliza" nella terza stagione; uccide tutti gli spermatozoi di Peter durante l'episodio "Emissione Impossibile" nella terza stagione; diventa cheerleader nell'episodio "Gli Antenati" nella terza stagione; diventa un famoso attore di teatro in coppia con la coetanea Olivia nell'episodio "La Follia Del Teatro" nella terza stagione; si innamora della propria babysitter Ladawn e uccide il suo fidanzato nell'episodio "Scambio Equo" nella quarta stagione e si innamora anche di una sua coetanea, Janet, incontrata all'asilo nido durante la puntata "Alla larga dalle pupe" nella terza stagione. Il migliore amico di Stewie è l'orsacchiotto gay Rupert con il quale condivide il sogno di dominare il mondo. Nella quarta stagione, inizia ad esibirsi con Brian e Frank Sinatra jr. ("La Vita è uno Swing"), apre un'agenzia di scommesse ("Il Grande Giocatore") e indaga con Brian per incastrare il sindaco ("Nuovi Talenti").
  • Brian Griffin - Cane parlante della famiglia Griffin, colto, elegante, raffinato e alcolizzato. Nonostante abbia frequentato la Brown University, Brian era un barbone prima di essere adottato dai Griffin. Brian litiga con Peter e scappa da casa Griffin nell'episodio "Brian: Ritratto Di Un Cane" nella prima stagione; si innamora di Lois nell'episodio "Terapia Da Incontinenza" nella seconda stagione; diventa cocainomane e dopo la riabilitazione si trasferisce a Los Angeles nell'episodio "La Sottile Striscia Bianca" nella terza stagione; a Los Angeles, Brian diventa regista di film pornografici vincendo addirittura un Woody Awards (l'Oscar dei film per adulti) nell'episodio "Hollywood A Luci Rosse" nella terza stagione; molesta sessualmente Sea Breeze, la cagna dei Pewterschmidt, nell'episodio "Non Svegliare Il Can Che Dorme" nella terza stagione; si innamora di una famosa cantante ormai giunta alla soglia degli 80 anni che muore in seguito investita da un camion nell'episodio "Un Nido D'Amore" nella terza stagione;

partecipa al reality «Singles» dove si innamora di Brooke nell'episodio "Brian Lo Scapolo" nella quarta stagione; sposa Lois dopo che Peter era naufragato su un'isola deserta da diversi mesi e dato per morto, al ritorno di Peter Brian divorzia da Lois nell'episodio "Il Naufragio Perfetto" nella quarta stagione. Nella quarta stagione, torna all'università ma non riesce a laurearsi ("Brian torna a Scuola"), inizia ad esibirsi con Frank Sinatra jr. dopo aver rischiato la vita in un incidente ("La Vita è uno Swing"), diventa tassista e indaga sul sindaco ("Nuovi Talenti") e lotta per i diritti gay ("Ora puoi anche Baciare... il Ragazzo").Il padre di Brian, Cacao, è stato investito dal lattaio quando Brian era ancora un cucciolo e la madre Biscottina lo ha abbandonato e sarà Brian a rapire insieme a Stewie il cadavere imbalsamato della madre per seppellirla in un parco ("In viaggio con Brian").Inoltre,pur dichiarandosi politicamente democratico,non può non abbaiare e ringhiare contro una persona di colore appena la vede,per poi scusarsi subito dopo,attribuendo la colpa alle sue origini texane


martedì 1 settembre 2009

Simpson


I Simpson (The Simpsons) è una popolare sitcom animata creata dal fumettista statunitense Matt Groening a fine degli anni ottanta per la Fox Broadcasting Company. È una parodia satirica della società e dello stile di vita statunitensi, personificati dalla famiglia protagonista, di cui fanno parte Homer, Marge e i loro tre figli Bart, Lisa e Maggie.



Ambientato in una cittadina statunitense chiamata Springfield, lo show tratta in chiave umoristica molti aspetti della condizione umana, così come la cultura, la società in generale e la stessa televisione.
La famiglia fu ideata da Matt Groening e James L. Brooks in una serie di corti animati di un minuto, da mandare in onda durante il Tracey Ullman Show. La loro prima apparizione nel talk show si ebbe il 19 aprile 1987 in un corto intitolato "Good Night". Da quel momento, per tre anni, I Simpson andarono in onda durante gli intermezzi pubblicitari dello show ottenendo un buon successo. Lo show debuttò sotto forma di episodi di mezz'ora in prima serata il 17 dicembre 1989.
I Simpson furono subito uno show di punta della FOX grande casa produttrice di film; nel corso degli anni ha vinto numerosi e importanti premi televisivi. Il numero del magazine Time del 31 dicembre 1999 lo ha acclamato come "miglior serie televisiva del secolo". Il 14 gennaio 2000 lo show ha ottenuto una stella nella Hollywood Walk of Fame.



È, a tutt'oggi, la più lunga sitcom e serie animata statunitense mai trasmessa. Come prova dell'influenza che lo show ha avuto nella cultura popolare, l'esclamazione contrariata di Homer Simpson, "D'oh!", è stata introdotta nell'Oxford English Dictionary. I Simpson hanno inoltre influenzato diverse altre serie animate adult-oriented prodotte da metà anni novanta in poi.
In Italia, lo show è trasmesso via terrestre dalle emittenti del gruppo Mediaset. Il primo episodio è andato in onda il 1° ottobre 1991 su Canale 5 alle 20:00.
Dal suo debutto, sono stati finora mandati in onda oltre 400 episodi per 19 stagioni. In italia è stata mandata di recente la diciottesima.
La struttura di base de I Simpson è organizzata come quasi una normale sitcom. In teoria, è solo una serie narrante la vita di una tipica famiglia americana e di tutti i loro amici in una tipica cittadina americana. In realtà, l'obiettivo comico dello show è maggiore di quello di una qualunque sitcom. La città di Springfield è un complesso microcosmo in cui sono affrontati tutti i temi della società moderna. Homer lavora irresponsabilmente in una centrale nucleare, si può quindi fare satira sulle questioni di carattere ambientale. Le giornate che Bart e Lisa passano alla scuola elementare di Springfield possono essere fonte di ispirazione per una satira sul sistema scolastico pubblico statunitense. Rilevante è l'universo dei media locali come televisioni e radio, da cui prende spunto la presa in giro dell'industria dell'intrattenimento e dello showbiz.
Alle volte, lo show assume connotati politici con una propensione - che viene espressa attraverso la satira - a idee progressiste, anche se in più occasioni sono state prese di mira entrambe le parti del panorama politico americano. La serie irride l'abuso di potere che il governo e le grandi industrie hanno sulla gente comune: i politici sono corrotti, i media sono asserviti al potere e fanno cattiva informazione, il reverendo Lovejoy è indifferente verso i suoi fedeli;


e la polizia locale, in particolare il commissario Clancy Winchester, è totalmente inefficiente. Anche la religione è un tema ricorrente: nei momenti di crisi, la famiglia si rivolge a Dio, che in alcune puntate è rappresentato come un uomo enorme dalla lunga barba bianca, di cui non si vede il volto. Dio è inoltre l'unico personaggio della serie animata ad essere raffigurato con le 5 dita, sia delle mani che dei piedi; infatti, tutti gli abitanti di Springfield ne presentano solo 4 (come anche personaggi più classici quali Topolino e Paperino). Nonostante tutto, lo show risulta scettico nei confronti delle maggiori religioni.
Le trame di più episodi si concentrano su un particolare personaggio, o sulla relazione tra due. Nei casi più comuni, le trame di fondo riguardano Homer che ottiene un nuovo lavoro o che prova a diventare ricco velocemente; Marge che cerca di fuggire dalla monotonia del ruolo di casalinga, cercando anch'essa lavoro o dedicandosi a un hobby; Bart che causa un grave danno o problema e cerca di risolverlo, nascondendolo o ignorandolo interamente; Lisa che cerca di difendere o appoggiare una causa o un ente coinvolto nell'attivismo politico o ambientalista. Molti episodi si concentrano su personaggi minori, ma che coinvolgono anche la famiglia Simpson.
La serie è ambientata a Springfield, cittadina situata in uno Stato non meglio identificato: nell'ultimo episodio della stagione undici, intitolato "Dietro la risata" (in originale "Behind the Laughter"), i Simpson sono descritti come «una ridente famiglia del Kentucky». Invece, in I Simpson - Il film, Ned Flanders, mentre ammira il paesaggio attorno a Springfield insieme a Bart, afferma che la città è situata vicino ai confini con gli Stati dell'Ohio, del Nevada, del Maine e del Kentucky. Ma, mentre Ohio e Kentucky sono confinanti, Nevada e Maine si trovano da tutt'altra parte. Tuttavia, in una puntata il sovraintendente Chalmers afferma che la scuola elementare di Springfield era stata nominata la più decadente del Missouri, ma dopo dice che è stata trasportata a Springfield.



Groening ha dichiarato che Springfield ha molto in comune con Portland, città situata nell'Oregon in cui è cresciuto, mentre il nome "Springfield" sarebbe stato scelto perché molto comune, dato che appare in decine di città di oltre trenta Stati. La geografia di Springfield e delle sue vicinanze è particolarmente variabile, caratterizzata da zone costiere, deserti, vasti terreni agricoli, alte montagne, e qualunque cosa sia richiesta dalla sceneggiatura. Anche se la città è relativamente piccola, contiene tutti gli edifici che normalmente si trovano solo nelle grandi metropoli (come l'aeroporto internazionale o gli studi televisivi).
Elemento classico nella serie è la ripetizione di alcune caratteristiche ricorrenti: i personaggi, così come la storia, hanno un'evoluzione minima durante le 19 stagioni.



Uno dei "marchi di fabbrica" de I Simpson è la sigla iniziale: ogni episodio si apre con il titolo e una carrellata che, partendo da un primo piano delle nuvole, mostra una vista aerea della città e finisce fino alla finestra di un'aula al piano terra della scuola elementare, dove Bart è intento a scrivere frasi (diverse per ogni episodio) sulla lavagna per punizione, fino al suono della campanella delle 15:00, quando esce da scuola con lo skateboard.
Successivamente vengono introdotti gli altri componenti della famiglia. Homer esce dalla centrale nucleare senza sapere che una barra di plutonio, verde fosforescente, sulla quale Homer stava lavorando, gli è finita nella camicia (dopo un rimbalzo sull'incudine), per poi accorgersene in macchina e gettarla dal finestrino con noncuranza; Marge e Maggie escono dal supermercato con la spesa, dopo che Maggie è stata passata sul lettore di codici a barre della cassa facendo apparire il prezzo - 847,63 dollari - che nel 1989, primo anno dei Simpson, era il costo medio annuo per il mantenimento di un neonato negli USA;Lisa esce dall'aula di musica suonando con il sassofono un pezzo musicale (diverso per ogni episodio) che si stacca dal resto della banda. Intanto Bart passa davanti ad una fermata del bus zigzagando con lo skate tra Helen Lovejoy, Apu Nahasapeemapetilon, Boe Szyslak, Barney Gumble, Timothy Lovejoy, Gengive Sanguinanti Murphy e Clancy Winchester. Mentre fa questo, gli entra casualmente in tasca la barra di plutonio che suo padre aveva gettato poco prima. Riesce anche a rubare il cartello, ma quest'ultimo particolare fu utilizzato solo nella prima stagione ed è stato tagliato dalla sigla delle successive stagioni. Prima di tornare ai 5 componenti, viene fatta una carrellata velocissima su tutti i personaggi secondari.
Tutti i componenti arrivano a casa, Homer, Marge e Maggie in macchina, Lisa in bicicletta e Bart con lo skateboard.
La sequenza termina con la famiglia che si raduna davanti al televisore nel soggiorno. Il finale cambia frequentemente (saltuariamente qualche finale viene riutilizzato, per poche puntate). La sigla si ispira in parte alla sequenza iniziale dei Flintstones, i quali, in una delle molte varianti, "soffiano" il posto alla famiglia Simpson davanti alla televisione.



La serie, a causa dei temi trattati, è incorsa più volte nella censura da parte delle emittenti o anche dei governi dei paesi esteri. La FOX non ha mai adottato politiche di censura posticcia sul cartone, anche se in varie occasioni, i produttori dello show hanno chiesto a Matt Groening dei tagli prima della messa in onda dell'episodio. Lo show inoltre, ha subito censure anche in Gran Bretagna, Venezuela, Argentina, ed è stato bandito in Russia e Cina. In Giappone, l'ultimo episodio della decima stagione, intitolato "Da Tokyo con orrore" (in originale "Thirty Seconds Over Tokyo") non è mai stato mandato in onda, a causa del ritratto comico di alcune icone e figure sacre, come l'Imperatore Akihito, e non è presente nell'edizione locale in DVD della decima stagione.
In Italia, invece, a differenza di quanto accaduto ad altre serie animate per un pubblico adulto americane, come South Park, I Griffin, ed American Dad e alla quasi totalità degli anime trasmessi dalle reti Mediaset, la serie non ha subito censure di rilievo. I doppiatori italiani hanno invece affermato, in varie interviste, che la traduzione nella nostra lingua è particolarmente censurata.


Alice nel paese delle meraviglie



Alice nel paese delle meraviglie è un film di animazione prodotto da Walt Disney. Il film è un adattamento dei libri "Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie" e "Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò" di Lewis Carroll.
Dopo la sua uscita il film fu molto criticato e fallì al botteghino. La conseguenza dei giudizi negativi furono che non fu riproposto nella sale cinematografiche, come invece accadeva per la maggior parte dei film Disney, nei successivi 23 anni. Fu, però, il primo film Disney ad essere mandato in onda in televisione, in un episodio del programma Disneyland, anche se tagliato per farlo durare un'ora.
La storia è alquanto semplice, e segue sostanzialmente i romanzi di Carrol, la forza di questo film è nei personaggi strampalati e nel gusto per la follìa. Carrol descrive un mondo di pazzi che appare divertente ma che, di fatto, non può funzionare proprio per la mancanza di logica. Nel film questo messaggio risulta un po' sfocato ma alcuni dei personaggi che compaiono sono tanto azzeccati da elevare l'intera pellicola al rango di "Classico Disney".
Il racconto è quello della ragazzina Alice che si annoia quando le si leggono libri o le si chiede di far di conto; secondo lei il mondo ideale è quello fatto di animali che parlano e vivono in casette, di fiori con cui discutere, di cose irrazionali senza bisogno di spiegazione alcuna.
Un giorno, durante una lezione all'aperto, Alice si assopisce e sogna il Bianconiglio, un coniglio in panciotto e con l'orologio, che si preoccupa per il ritardo. Alice lo segue e si ritrova nel mondo che desidera. Tutto è strano e divertente, ma tutto è illogico e incomprensibile. Basta mangiare un biscotto per diventare grandi, ma grandi davvero, oppure piccoli, appena visibili.
Alice si ritrova a navigare in una bottiglia, poi corre la "Maratonda" seguendo il canto del Capitan Libeccio. In seguito, la ragazzina, si perde nel bosco. Qui incontra Pinco e Panco che le raccontano una storia che lei non vuol sentire e quando rivela di cercare la sua strada, arriva lo Stregatto a farle presente che nessuna strada è la sua, perché tutte le strade appartengono alla Regina di Cuori. Alice decide di recarsi dalla sovrana per domandarle aiuto, nonostante lo Stregatto la sconsigli definendola una pazza, ma dato che in quel mondo un po' pazzi lo sono tutti, che differenza può fare?

l viaggio è lungo e pieno di incontri. Una musica di festa attira la ragazzina fino ad un giardino dove lo stralunato Cappellaio Matto e il non meno curioso Leprotto Bisestile stanno festeggiando allegramente un non compleanno, ricorrenza che non celebra nulla e serve solo a mangiare torte e a bere the. D'altra parte perché aspettare il compleanno che arriva una sola volta ogni anno per festeggiare? Molto meglio fare festa ad ogni non compleanno! Logico, no?
Esilarante la sequenza del the che viene continuamente offerto ad Alice la quale però non riesce neppure ad assaggiarlo. Una sequela di gag una più squinternata dell'altra che crea, forse, il più riuscito momento del film.
Ancora musica quando la ragazzina giunge in un giardino fiorito dove i fiori stessi intonano canti melodiosi, ma quando si cerca di capire a quale specie di pianta appartenga Alice, l'idea che si tratti di una pianta selvatica fa sì che la piccola venga cacciata.
Dopo una bella chiacchierata con il Brucaliffo, Alice riprende il suo percorso verso la dimora della regina.



Quando ci arriva scopre delle carte da gioco animate tutte prese nell'opera di riverniciatura delle rose che, da bianche che sono, devono diventare rosse, pena la decapitazione immediata. Di lì a poco la Regina arriva e scopre il colore fasullo. Sentenza subitanea: a morte i colpevoli!
Poi la regina incontra Alice e la invita ad una partita di croquet, giocata con dei buffi fenicotteri utilizzati a mo' di mazze. Grazie ad un abile gioco.... di gruppo, la Regina vince, ma il colpevole di un mancato punto viene decapitato.
La riapparizione dello Stregatto porta un piccolo dramma: la regina cade gambe all'aria e qualcuno deve essere decapitato per l'affronto. La prescelta è Alice. Un veloce (e naturalmente folle) processo di forma accompagna la ragazzina incontro al suo destino. Lei fugge e arriva a capire che si tratta di un sogno, uno strano, confuso, caotico e pericoloso sogno. La sola salvezza sta nel risveglio e nel ritorno alla realtà.



Una storia estremamente elaborata, quindi, che lascia ampio spazio ad ogni tipo di interpretazione. Nel film si perde ogni punto di riferimento: niente è più sicuro. Il linguaggio diventa un modo per dare vita a innumerevoli giochi di parole, creando confusione invece che chiarimenti. La stessa Alice muta il suo aspetto repentinamente, fino ad arrivare al punto di non saper più rispondere alla domanda postagli dal bruco: “ma tu chi sei?”. Il nonsenso regna quindi sovrano, in un mondo che in fin dei conti non è altro le lo specchio di quello reale portato all’eccesso. Nell’ultima avventura vissuta da Alice, il processo al Fante di Cuori, si può assistere al delirio più totale e all’ironizzazione delle assurde leggi che regolano anche il nostro mondo .“Alice non era mai stata in tribunale, ma aveva letto dei libri che ne parlavano e fu molto compiaciuta di scoprire che sapeva il nome di quasi tutto quel che si trovava là dentro.” Una corte di giustizia tale e quale a quella reale, quindi. La piccola Alice si stupisce nel vedere che i dodici giurati abbiano da scrivere qualcosa prima che il processo sia cominciato: “Scrivono il loro nome, - le sussurrò in risposta il grifone, - per paura di dimenticarlo prima della fine del processo”. L’ incompetenza dei giuristi si fa risentire poco dopo: “ la giuria scrisse in gran fretta tutte e tre le date sulle lavagne , poi le sommò e ridusse il totale in scellini e pence”. Un processo ai limiti dell’assurdo, dove i testimoni sono pressoché inutili essendo estranei alla vicenda e il giudice richiede alla giuria una sentenza ancor prima dell’inizio del processo. C’è da chiedersi se fatti come l’inventare nuove leggi sul momento, a proprio piacere, da parte della Regina, non rispecchino in qualche modo dinamiche sociali presenti nella nostra società. Anche nella realtà che ci circonda , infatti, spesso i governanti usano le leggi a proprio vantaggio, andando contro quelli che dovrebbero essere i diritti di ogni cittadino. Nel film si presenta quindi un mondo adulto bisognoso di essere risanato, un mondo visto dagli occhi innocenti di una ragazzina. Una critica indiretta e delicata che fa capire come i bambini siano in grado, grazie alla loro purezza, di andare al di là delle costrizioni che legano la realtà dei grandi. In conclusione tutto quello che si legge nel libro è la storia di un sogno. E dei sogni il Paese delle Meraviglie ha l’incoerenza, l’illogicità, la tendenza a capovolgere e deformare situazioni e dimensioni. Ma nei sogni, ci dice la psicanalisi, si rivela la parte più profonda e segreta della nostra personalità e della nostra psiche, quella che sfugge agli schemi razionali. E bisogna saper leggere fra le righe per trovare tutti i collegamenti e i significati nascosti. «- …qui siamo tutti matti. Io sono matto. Tu sei matta. -Come fai a sapere che io sono matta?- dice Alice allo stregatto. -Lo devi essere per forza,- risponde lui,- altrimenti non saresti venuta qui.»


lunedì 31 agosto 2009

Walt Disney




Walter Elias Disney, più noto come Walt Disney (Chicago, 5 dicembre 1901 – Burbank, 15 dicembre 1966), fu un animatore, autore di fumetti, imprenditore e cineasta statunitense. È stato anche produttore, regista, sceneggiatore e doppiatore di cinema d'animazione. Walt Disney ha inoltre fondato Disneyland, il primo e più famoso dei parchi a tema. Walt Disney è altresì noto per la sua grande abilità nella narrazione di storie, per essere stato una grande star televisiva e uno dei più grandi artisti del XX secolo nel campo dell'intrattenimento; il suo contributo più grande alla settima arte risiede però probabilmente nell'aver portato allo stato dell'arte il rapporto fra immagine e musica. Con i suoi collaboratori ha creato molti dei più famosi personaggi dei cartoni animati del mondo; uno di questi, Topolino, è secondo molti il suo alter ego.
Walt Disney nasce a Chicago (Illinois) da famiglia americana ma di discendenza irlandese-canadese segue i corsi della scuola secondaria di Benton a partire dal 1911, e si diploma l'8 giugno 1917. Contemporaneamente è iscritto ad uno dei corsi dell'Istituto Artistico di Chicago (Chicago Art Institute)
Sembra che sia stato durante un'estate tra il 1911 e il 1917 che Walt Disney, grazie allo zio Michael Martin, ingegnere delle ferrovie, lavorò come venditore a bordo dei treni della Missouri Pacific Railroad. Il suo compito consisteva nella vendita di giornali, dolciumi, frutta e bibite. Sarebbe stata questa esperienza a fargli scoprire la passione per i treni a vapore.
Nel 1917, quando in Europa imperversa la prima guerra mondiale Walt preferisce restare a Kansas City dove continua a lavorare come venditore sui treni, questo gli permette di viaggiare molto. In autunno raggiunge la famiglia a Chicago approfittando di un trasferimento. Entra quindi nel liceo McKinley dove si occupa delle illustrazioni del giornalino scolastico degli alunni intitolato The Voices. Durante l'estate sebbene distribuisca giornali e corrispondenza per la posta, un pensiero lo assilla: "vincere la guerra". Nel frattempo, a sedici anni, Walt lascia la scuola e si impegna come autista volontario di ambulanze durante la prima guerra mondiale, dopo aver modificato, con l'aiuto di un amico, la data di nascita indicata sul passaporto in 1900 in modo da poter essere reclutato. Fa parte della divisione delle ambulanze della Croce Rossa americana in Francia fino al 1919.
Finita la guerra, Walt Disney torna negli Stati Uniti d'America e comincia a cercare lavoro. Ha sempre voluto realizzare dei film e si è persino candidato per lavorare per Charlie Chaplin. Inizia presso l'agenzia pubblicitaria Pesman-Rubin Commercial Art Studio, percependo 50 dollari al mese, dove si occupa del programma settimanale del Newman Theatre.
Nel 1922, Disney lancia la Laugh-O-Grams, Inc., che produce dei cortometraggi animati ispirati alle fiabe popolari e alla storie per bambini.
I cortometraggi sono ben accolti nella regione di Kansas City, ma i costi superano le entrate. Dopo aver creato un ultimo cortometraggio con la tecnica della live action, il cartone animato Alice’s Wonderland, lo studio dichiara fallimento nel luglio 1923. Walt si trasferisce così assieme al fratello Roy Oliver a Hollywood.
Disney si mette in affari con il fratello Roy Oliver nel campo dell'animazione: nascono così nel garage del loro zio Robert i Disney Brothers Studio. Nel 1926 cambiano nome alla compagnia in Walt Disney Studio, per poi diventare Walt Disney Productions nel 1928.
E' proprio in quell'anno che Walt disegna il personaggio che lo consegnerà per sempre alla storia: in principio il suo nome era Mortimer Mouse, successivamente tramutato nell'ormai noto Mickey Mouse.
Il personaggio debutta nel cortometraggio Plane Crazy, che come tutte le opere precedenti di Disney è un film muto. Non essendo riuscito a trovare un distributore interessato né a Plane Crazy, né al suo seguito The Gallopin' Gaucho, Disney capisce che a questi film manca qualcosa. L'autunno dell'anno precedente, il 1927, la Warner Bros aveva sfornato un film rivoluzionario, The Jazz Singer (Il cantante di jazz), il primo film con il sonoro. Disney allora pensa di creare un cartone animato di Topolino con il sonoro intitolato Steamboat Willie. Il 18 novembre 1928 al Colony Theater di New York, Steamboat Willie viene proiettato per il pubblico: si tratta del primo cartone animato con il sonoro sincronizzato. Questa data sancisce la nascita non solo di Topolino ma anche di Minnie Mouse (Minni in italiano) e di Bootleg Pete (Gambadilegno in italiano). Steamboat Willie riscuote un enorme successo. Plane Crazy e The Gallopin' Gaucho vengono pubblicati nuovamente, ma con l'aggiunta del sonoro e tutti i successivi cartoni animati di Topolino saranno accompagnati dall'audio. Fino al 1947 è Disney stesso ad interpretare la voce inglese di Topolino nei primi cartoni animati.
Nel 1929, forte del successo della serie Topolino, Walt decide di produrre una nuova serie. Dopo aver assoldato il compositore Carl Stalling, grazie alla sua influenza il tema dei cortometraggi si trasforma in cartoni animati musicali chiamati Silly Symphonies.
Tra il 1934 e il 1937, gli studi Disney usano soprattutto le Silly Symphonies come banco di prova per le tecniche necessarie alla realizazione del primo lungometraggio animato: Biancaneve. I primi esperimenti riguardano l'animazione realistica degli esseri umani, l'animazione di personaggi distinti, gli effetti speciali, e l'uso di processi specialistici e propri solo dell'animazione.
Primo lungometraggio animato (in inglese) e in Technicolor, Biancaneve è distribuito nel febbraio 1938 da RKO Radio Pictures. Il film diventa il più redditizio dell'anno (1938) e incassa più di otto milioni di dollari del tempo (pari a 98 milioni di dollari di oggi) quando fu originalmente proiettato. Il successo di Biancaneve permette a Disney di costruire a Burbank un nuovo complesso in stile campus universitario per ospitare i Walt Disney Studios, che aprono il 24 dicembre 1939. I vecchi studi di Hyperion Avenue sono prima venduti e poi demoliti per fare largo a un supermercato. La squadra di animatori Disney ha appena concluso Pinocchio, continua il lavoro su Fantasia e Bambi mentre le squadre dei cortometraggi lavorano sulle serie di Topolino, Paperino e Pluto, finendo al contempo le ultime Silly Symphonies.


Nel 1941, Disney è contattato dal dipartimento di Stato guidato da Nelson Rockefeller per rappresentare gli Stati Uniti in America latina e per «lottare contro il nazismo». Disney non apprezza l'idea di compiere un viaggio diplomatico né tantomeno di effettuare un lavoro di propaganda politica, tuttavia accetta per occupare i propri artisti e trovare nuove fonti d'ispirazione. Disney risponde anche alla richiesta del pubblico di vedere le quinte dei suoi studi producendo Il drago riluttante, un documentario che unisce immagini reali e cartoni animati, conservando così il posto di lavoro dei suoi dipendenti negli Stati Uniti. Allo stesso modo nel 1941 Walt decide di partecipare allo sforzo bellico e con Lockheed Martin realizza un cartone animato istruttivo per mostrare ai neoassunti delle aziende i metodi di ribaditura degli aerei: si tratta di Four Methods of Flush Rivetting, che sarà a lungo classificato come top secret. Al contempo, molti reggimenti o squadriglie americane chiedono agli studi di produrre dei distintivi con i personaggi Disney. Si prevede che il film a basso costo Dumbo dovrà far guadagnare molto, ma durante la produzione la maggior parte di coloro che lavorano al cartone avanzano rivendicazioni, soprattutto relative alle condizioni del rapporto tra Disney e i suoi artisti. Si tratta del primo sciopero degli studi.


Poco dopo la sua uscita nell'ottobre 1941, Dumbo diventa un grande e redditizio successo, ma gli Stati Uniti entrano in guerra nella seconda guerra mondiale. L'esercito americano requisisce la maggior parte degli edifici degli studi Disney e chiede ai dipendenti Disney di creare film d'intrattenimento e d'istruzione per i militari, nonché film di propaganda come Der Fuehrer's Face o il lungometraggio Victory Through Air Power, entrambi usciti nel 1943. I film militari fanno guadagnare poco e Bambi non ha successo quando esce nell'aprile 1942. Disney fa uscire ancora nelle sale con successo Biancaneve nel 1944, inaugurando la tradizione della riedizioni, ogni sette anni, dei film Disney negli Stati Uniti.
Alla fine degli anni Quaranta, gli studio trovano denaro e animatori a sufficienza per continuare a produrre lungometraggi come Alice nel paese delle meraviglie o Le avventure di Peter Pan, interrotto duranti gli anni della guerra. Gli studio iniziano a lavorare su Cenerentola.



Durante un viaggio d'affari a Chicago alla fine degli anni Quaranta, Disney disegna i progetti per una sua idea, un parco divertimenti dove prevede che i suoi dipendenti passino del tempo coi figli. Le idee che sviluppa diventano un concetto di sempre maggiore portata, Disneyland. Disney trascorre cinque anni a migliorare Disneyland e deve creare una nuova filiale della sua società, chiamata WED Enterprises, per ideare e costruire il parco. La filiale è costituita da un gruppetto di suoi dipendenti degli studi Disney che aderiscono al progetto di sviluppo di Disneyland in qualità di ingegneri e pianificatori e sono soprannominati Imagineers. Quando Walt presenta il suo progetto agli Imagineers dice: «Voglio che Disneyland sia il luogo più meraviglioso della terra e che un treno faccia il giro del parco». Il fatto di divertire le proprie figlie e gli amici nel suo giardino facendo loro fare dei giri sul suo Carolwood Pacific Railroad aveva ispirato a Disney l'idea di includere una ferrovia nei progetti per Disneyland.
Poiché lo studio si allarga e diversifica le proprie attività estendendosi ad altri media, Disney presta sempre minor attenzione al settore di animazione, abbandonando la maggior parte delle attività ai principali animatori, dai lui soprannominati «i nove saggi». Durante la vita di Disney, il dipartimento d'animazione crea i famosi Lilli e il vagabondo (in CinemaScope, 1955), La carica dei 101 (1961), la delusione finanziaria de La bella addormentata nel bosco (in Super Technirama 70mm, 1959) e La spada nella roccia (1963).
Nel 1964 Walt Disney Productions inizia con calma ad acquistare terreni nella Florida centrale, a sud ovest di Orlando, in una zona profondamente rurale di piantagioni di aranci, per un progetto di Walt chiamato «Progetto Florida». La società acquista più di 11 000 ha (109 km²) di terreno tramite delle società fittizie e fa modificare a suo favore la legislazione dello stato per ottenere un controllo quasi governativo, senza precedenti, sulla zona. Il progetto verrà sviluppato sul serio a partire dal 1966 con la fondazione del Reedy Creek Improvement District. Walt Disney e il fratello Roy Oliver annunciano in seguito i progetti di ciò che sarà poi denominato «Walt Disney World
L'impegno di Walt in Disney World finisce nell'inverno 1966. Nell'estate di quell'anno gli viene diagnosticato un tumore al polmone sinistro; viene curato nell'ospedale St. Joseph, situato proprio di fronte agli studi Disney di Burbank. In autunno la sua salute peggiora finché Walt lascia i suoi personaggi e milioni di fan sparsi nel mondo a causa di un collasso cardiocircolatorio il 15 dicembre del 1966 alle 9.30 circa (ora locale), due settimane dopo il suo sessantacinquesimo compleanno. Si ricorda spesso il commento dell'allora governatore della California, successivamente Presidente degli Stati Uniti d'America Ronald Reagan: «Da oggi il mondo è più povero».
Roy Disney porta a termine il «Progetto Florida», insistendo affinché il nome diventi «Walt Disney World» in onore del fratello. Purtroppo, anche Roy muore il 20 dicembre 1971, tre mesi dopo l'apertura del Magic Kingdom. Oggi la tradizione di Walt è portata avanti dalla compagnia che porta il suo nome (The Walt Disney Company) e da moltissimi autori che si impegnano, nel fumetto e nell'animazione, per proporre in un formato fresco e divertente i suoi personaggi.


Primi Cartoni animati



Era il 1907. Il cinema era stato inventato da più di dieci anni. E per la prima volta su uno schermo venne proiettato un film d’animazione.
Una vera rivoluzione per l’epoca. Il primo cartone animato della storia del cinema si intitolava Fantasmagorie e venne realizzato dal francese Emile Cohl, il papà dei cartoni animati. Da allora sono passati 100 anni e i film d’animazione hanno subito notevoli cambiamenti.

Dunque, non è stato Walt Disney a generare i cartoni animati: il vero padre dell’animazione è Emile Cohl. Il merito dell’americano è stato quello di diffondere nel mondo un nuovo modo di disegnare i cartoni animati. Fino agli anni Sessanta, i film d’animazione venivano realizzati disegnando a mano ogni singola sequenza: un lavoro molto lungo e di altissima precisione.
Ma qualcosa cambia quando arrivò il computer: da allora si preferì utilizzare la tecnologia per poter rendere il lavoro più veloce e più perfetto, con l’introduzione anche degli effetti speciali che rendono i cartoni animati di oggi davvero spettacolari. La storia dei cartonn in questi cento anni ha visto tanti protagonisti. Nel 1917 era la Felix Gatto mania. Poi la svolta del 1928, quando Walt Disney portò per la prima volta nel mondo il volto di Topolino.

Anche se all’inizio non era proprio come siamo abituati a vederlo oggi. Il dominio incontrastato di Mickey Mouse dura finchè non arriva Popeye:

è lui l’avversario numero uno del detective di Topolinia. Ma non solo maschietti: il mondo dei cartoon è contornato anche di personaggi femminili di gran successo, come Betty Boop.

Negli anni Quaranta da una costola “licenziata” di Walt Disney nasce Mister Magoo. Mentre nell’universo dei cartoon fanno la loro comparsa i vari Bugs Bunny, Speedy Gonzaler, Tom e Gerry, l’Orso Yoghi… Gli anni Sessanta vedono l’arrivo del computer, mentre negli anni Settanta e per tutti gli Ottanta a farla da padrone sono i manga giapponesi,

che conquistano il pubblico di tutto il mondo. E oggi? Sono gli effetti speciali a farla da padrone. O le storie strampalate che scardinano i principi sacri dei cartoni animati: come in Shrek dove tutti i personaggi considerati buoni diventano cattivi e viceversa. E il futuro dei cartoni animati come sarà? Magari ci sarà un ritorno alle origini…

Le prime animazioni

L'animazione, (comunemente denominata: cartoni animati o disegni animati), ha una storia lunghissima dietro di sé, che inizia molto prima di quella del cinema, considerando il fenomeno nella sua caratteristica di plasticità dell'immagine.
Il termine originale "cartoon" fu introdotto negli anni quaranta del XIX secolo dalla rivista inglese Punch Magazine, che utilizzava disegni caricaturali e umoristici per parodiare i cartoni e gli affreschi del nuovo Palazzo di Westminster. Col tempo divenne il mezzo più usato per parodie e satire dei poteri costituiti.
Inizialmente i cartoons erano semplici illustrazioni umoristiche in movimento di breve durata; con il tempo migliorarono le tecniche, fino alla svolta operata da artisti come Walt Disney, e si iniziò a utilizzare questo mezzo espressivo anche per raccontare storie serie e drammatiche, come Biancaneve e i sette nani o Bambi. Altri autori utilizzarono il mezzo per realizzare forme di arte sperimentale, come Alexandre Alexeieff, Oskar Fischinger o Norman McLaren.

Le origini delle "immagini in movimento" si possono far risalire agli spettacoli delle ombre proiettate sui muri, le cui prime tracce si ritrovano già nell'Antico Egitto, ma anche in altre parti del mondo, come in Cina, con le ombre cinesi. In una regione attualmente iranica, il Sistan e Baluchistan, ritrovamenti archeologici mostrano dei tentativi di animazione in statiche raffigurazioni pittoriche.
Nel 1671 il gesuita Athanasius Kircher creò la Lanterna Magica, il primo proiettore di immagini fisse.
Da questa data in poi nasceranno una miriade di strumenti, che porteranno progressivamente all'idea e alle tecniche del disegno animato, ecco alcuni dei più famosi:

-Taumatropio, inventato nel 1824, è la prima illusione animata. Costituito da un cartellino di cartone che ha un disegno per ognuna sulle sue due facce; facendolo girare velocemente, attorcigliando un filo che lo attraversa longitudinalmente, i due disegni appaiono sovrapposti.

-Cineografo, inventato nel 1868; questa non è una macchina, ma un libriccino con tutte le pagine disegnate. Sfogliandolo rapidamente si poteva assistere ad un breve disegno animato.

-Cinetoscopio, inventato nel 1888 da Thomas Edison. Era un piccolo mobile dotato di un oculare, e permetteva di osservare dei disegni animati realizzati su pellicola a 48Fps.

-Cinematografo, inventato nel 1894 dai fratelli Auguste e Louis Lumière. I fratelli Lumière rivoluzionarono il settore, adombrando decisamente i loro predecessori; la loro macchina non realizzava l'illusione ottica con strisce disegnate, ma con pellicola fotografica, e nello stesso tempo fungeva da proiettore.

Il primo cartone animato moderno fu Fantasmagorie, ed è opera di Émile Cohl, nel 1908.
Nei primi anni del Novecento vi furono parecchi sperimentatori in genere si producevano cortometraggi umoristici, tra cui spicca per impegno il documentario di propaganda bellica "L'affondamento del Lusitania".
Altri autori, come Starewicz, tentarono altre strade, come l'animazione di pupazzi o di oggetti. Tra i personaggi ideati in questo periodo spicca il Gatto Felix, realizzato da Otto Messmer, il gatto nero esordisce nel 1917 per poi raggiungere il massimo livello di successo negli anni Venti: personaggio abile e scattante, dinamico e astuto, fa del movimento, della mimica e di un forte surrealismo i suoi punti di forza.